CORSI
L'epigramma greco-latino: forme, funzioni e percorsi di ricezione umanistico-rinascimentale
The Greek-Latin Epigram: Forms, Functions, and Paths of Humanistic- Renaissance Reception
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Durata
36 ore
Lingua
Italiano
Sede didattica
Scuola Superiore Catania
Coordinatore/proponente
Orazio Portuese
(Università di Catania)
Giuseppe Palazzolo
(Università di Catania)
Docente
Lucia Floridi
(Università di Bologna-Alma Mater Studiorum)
Calendario
- 12 maggio, 15.00-18.00
- 13 maggio, 17:00-21:00
- 14 maggio, 17.00-21.00
- 15 maggio, 18.00-21.00
- 16 maggio, 17.00-21.00
- 17 maggio, 08:30-10.30
- 26 maggio, 17:00–21:00
- 27 maggio, 17:00–21:00
- 28 maggio, 17:00–21:00
- 29 maggio, 19:00–21:00
- 30 maggio, 19:00–21:00
Docente
Paola Paolucci
(Università di Perugia)
Calendario
- 12 maggio, 15.00-18.00
- 13 maggio, 17:00-21:00
- 14 maggio, 17.00-21.00
- 15 maggio, 18.00-21.00
- 16 maggio, 17.00-21.00
- 17 maggio, 08:30-10.30
- 26 maggio, 17:00–21:00
- 27 maggio, 17:00–21:00
- 28 maggio, 17:00–21:00
- 29 maggio, 19:00–21:00
- 30 maggio, 19:00–21:00
Docente
Jeroen De Keyser
(University of Exeter e Università di Torino)
Calendario
- 12 maggio, 15.00-18.00
- 13 maggio, 17:00-21:00
- 14 maggio, 17.00-21.00
- 15 maggio, 18.00-21.00
- 16 maggio, 17.00-21.00
- 17 maggio, 08:30-10.30
- 26 maggio, 17:00–21:00
- 27 maggio, 17:00–21:00
- 28 maggio, 17:00–21:00
- 29 maggio, 19:00–21:00
- 30 maggio, 19:00–21:00
Docente
Orazio Portuese
(Università di Catania)
Calendario
- 12 maggio, 15.00-18.00
- 13 maggio, 17:00-21:00
- 14 maggio, 17.00-21.00
- 15 maggio, 18.00-21.00
- 16 maggio, 17.00-21.00
- 17 maggio, 08:30-10.30
- 26 maggio, 17:00–21:00
- 27 maggio, 17:00–21:00
- 28 maggio, 17:00–21:00
- 29 maggio, 19:00–21:00
- 30 maggio, 19:00–21:00
Obiettivi formativi
Il corso contribuisce alla formazione del profilo professionale del ricercatore in filologia classica. In ordine ai risultati di apprendimento, l’insegnamento prevede l’acquisizione delle seguenti conoscenze:
- Conoscenza della modalità di trasmissione di un testo antico con particolare riferimento alla tradizione diretta;
- Conoscenza delle principali nozioni di ecdotica di un testo epigrammatico greco, latino e umanistico;
- Conoscenza dei principali criteri della critica del testo applicati al genere epigrammatico;
- Conoscenza dei criteri strutturali di una silloge epigrammatica antica e umanistica.
L’insegnamento intende fornire, sviluppare ed affinare le seguenti abilità:
- Saper leggere in modo critico un apparato;
- Saper comprendere le ragioni che stanno alla base di una determinata constitutio textus;
- Saper interpretare gli elementi strutturali di una silloge epigrammatica.
Si propone inoltre di fornire gli strumenti per affrontare la lettura dei testi epigrammatici in una prospettiva storica e critico-letteraria, con l’analisi della letteratura neolatina, con un’attenzione particolare alla ricezione e alla trasformazione di un genere specifico della letteratura classica e con uno studio capillare dei rapporti di tale genere con i modelli antichi da un lato e con il contesto culturale e sociale contemporaneo dall’altro.
Contenuti del corso
MODULO I
Dopo un’introduzione sulla tradizione antologica dell’epigramma greco, con illustrazione dei percorsi tramite i quali i testi epigrammatici sono giunti fino a noi, si proporrà una riflessione sui problemi che un editore di epigrammi si trova ad affrontare e su come la tradizione editoriale della cosiddetta Anthologia Graeca possa essere ripensata. Si passerà poi alla lettura e al commento di alcuni testi, selezionati tra i più rappresentativi dei vari sottogeneri, per mostrarne peculiarità e caratteristiche distintive. Particolare attenzione sarà riservata alla tipologia erotica e scoptica, e ad autori come Edilo, Lucillio, Stratone di Sardi, a cui la docente ha dedicato numerosi studi.
MODULO II
Il modulo intende offrire un’introduzione al genere epigrammatico latino, dalle sue prime attestazioni arcaiche (Ennio) alle sue rielaborazioni neoteriche (Catullo), imperiali (Marziale) e tardoantiche (Epigrammata Bobiensia). L’epigramma latino era iniziato con Ennio come carme celebrativo monumentale, strettamente legato alla tradizione epigrafica. Tra II e I sec. a.C. era divenuto, per influenza ellenistica, poesia sentimentale soggettiva e, parallelamente, poesia mondana occasionale; ma era anche strumento di diffamazione personale e di critica politica e sociale; ed era altresì spazio per brevi giochi letterari arguti. Si veniva così formando un genere latino di poesia breve e occasionale, di tema erotico o polemico e giocoso, che fondeva quelle diverse tradizioni greche e romane, e che usava sia i distici elegiaci, sia i metri giambici, sia i falecei, e raramente altri metri lirici o gli esametri. Il modulo prende, quindi, in esame questo genere minore e disimpegnato (assai diverso dall’epigramma greco), cui Catullo prima e Marziale poi conferirono piena dignità letteraria, sancendone regole e metri; mira, poi, a illustrarne le rielaborazioni latine fra IV e V sec. d.C., per lo più riconducibili ad epigrammatisti operanti in ambienti retorico-scolastici tardoantichi.
MODULO III
Il corso intende esaminare essenzialmente due aspetti: l’ecdotica di epigrammi tardolatini, da un lato, i criteri strutturali di una silloge epigrammatica tardolatina, dall’altro. Si intende delineare, pertanto, un quadro di riferimento generale sulla critica del testo e sui suoi principi attraverso l’esame di particolari casi-studio testuali desunti da una selezione di epigrammi della c.d. Vnius poetae sylloge. Mediante metodo induttivo la casistica testuale che sarà esaminata consentirà di richiamare la terminologia essenziale della disciplina, di delineare i fondamenti della critica del testo applicata ad autori epigrammatici latini tardoantichi, di illustrare la tradizione del testo ed i suoi supporti materiali, di riflettere sulla genesi e sulla tipologia degli errori di copiatura, di esaminare le tecniche dell’emendatio, di spiegare lo stemma codicum di Anthologia Latina, di evidenziare gli orientamenti della critica testuale dall’antichità all’età moderna in riferimento ai testi selezionati, di costruire ed interpretare un apparato critico, di illustrare i caratteri della struttura della silloge epigrammatica in esame attraverso lo studio dei carmi liminari e seriali ivi contenuti.
MODULO IV
Il corso esaminerà l’”aldilà” dell’epigramma antico nella letteratura neolatina, in particolare quella del Quattrocento. In tal modo, si concentrerà in particolare sulla canonizzazione (imitazione ed emulazione) degli autori e dei generi antichi nella produzione neolatina e sul rapporto con il contesto sociale e politico contemporaneo (il sistema di mecenatismo e la competizione con altri umanisti). Si passerà poi alla lettura di un’antologia di testi. Particolare attenzione sarà riservata agli autori di cospicue collezioni di epigrammi quali A. Beccadelli (Hermaphroditus), F. Filelfo (De iocis et seriis), G. Campano, M. Marullo e A. Poliziano.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, intervallate da momenti di discussione seminariale.
Modalità della verifica finale di apprendimento
Esami orali e relazioni scritte.
Calendario programmato
I Semestre (da fine novembre 2025 al marzo 2026).
Eventuali prerequisiti degli/lle allievi/e frequentanti
- Conoscenza della lingua greca e latina
- Conoscenze di base di filologia classica