Lunedì 12 maggio 2025 | Ore 18:00
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DARIO MANTOVANI – Prof. di Diritto, cultura e società della Roma antica al Collège de France

Dario Mantovani (Milano, 1961) è titolare della cattedra di Droit, culture et société de la Rome antique presso il Collège de France. Si occupa del diritto romano in prospettiva storica, come espressione del mondo antico e componente della cultura europea. Presso l’Università di Pavia è responsabile del Cedant – Centro di studi e ricerche sui diritti antichi, presidente del Centro per la Storia dell’Università di Pavia e ha curato l’opera collettiva Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia, in 6 tomi (2012-2020). 

È socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei (2024) e membre associé étranger dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres (2025). 

Presiede il consiglio scientifico dell’École française de Rome (2020-2027) e la Société Internationale de Bibliographie Classique (che promuove l’edizione dell’Année Philologique). 

Dirige la rivista Athenaeum

Fra le sue pubblicazioni recenti: La letteratura invisibile. I giuristi scrittori di Roma antica (Roma-Bari, Laterza, 2024); Pensiero e forme letterarie dei giuristi romani, in 3 volumi (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2024), raccolta dei suoi articoli in tema. 

ABSTRACT

Impegnati nel loro lavoro di consulenti, alcuni dei giuristi della Roma antica anche messo il loro pensiero per iscritto. Raccolti in un’antologia voluta dall’imperatore Giustiniano, nel 533, i frammenti dei loro libri hanno influenzato profondamente il pensiero giuridico europeo. Che caratteristiche avevano le loro opere? Quale stile, quali modi di ragionamento, quali rapporti con la storia, la filosofia, la retorica? Come si presentavano, visivamente, i loro libri nelle mani dei lettori? Più radicalmente ancora, si può dire che i giuristi scrittori hanno dato vita a una letteratura?  

Sono domande che invitano a riflettere sul rapporto fra forma e contenuto del pensiero giuridico, sul modo più adeguato per raccontarne la storia, e sulla posizione del diritto nell’orizzione culturale antico e contemporaneo.