Itinerari del sapere
“Nothing in life is to be feared, it is only to be understood. Now is the time to understand more, so that we may fear less.”
Con queste parole, Marie Curie ci ricorda che la conoscenza è l’antidoto più potente contro la paura. Comprendere ciò che ci circonda, anche quando sembra incerto o complesso, ci permette di affrontarlo con maggiore consapevolezza.
Ed è proprio con questo spirito che gli allievi Francesca Maria Piera Greco e Francesco Maria Reitano, studenti rispettivamente di Biotecnologie Mediche e Medicina e Chirurgia, hanno partecipato alla quattordicesima edizione di Trieste Next – Festival della Ricerca Scientifica, dal titolo “La vita dentro. Dialoghi tra Scienze e Tecnologie”, tenutasi a Trieste dal 26 al 28 settembre 2025, prendendo parte al Progetto Academy del festival.
Tre giorni intensi di incontri, conferenze e dialoghi in cui la scienza si è raccontata in tutte le sue forme.
Il tema di quest’anno “La vita dentro. Dialoghi tra Scienze e Tecnologie” ha tracciato un percorso affascinante attraverso il corpo umano, le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e l’etica, trasformando la città in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.
Tra talk, installazioni e dimostrazioni, ci siamo immersi in una dimensione in cui la ricerca è diventata esperienza concreta e condivisa, e Trieste un autentico luogo di incontro tra scienza, tecnologia e società.
Piazza Unità d’Italia, cuore pulsante del festival, ha ospitato numerosi stand interattivi.
Tra i più coinvolgenti, ricordiamo lo stand dell’AIRC: grazie a un visore abbiamo potuto esplorare virtualmente un laboratorio fino ad osservare una cellula umana dall’interno, visualizzandone le componenti e svolgendo giochi interattivi volti a spiegare i meccanismi su cui si basano le mutazioni alla base di molti tumori.
Tra i talk più suggestivi la lectio magistralis “Il linguaggio invisibile delle cellule” tenuta da Brian Kobilka, docente di Medicina e di Fisiologia cellulare presso la Stanford University School of Medicine e Premio Nobel per la Chimica 2012 con Robert Lefkowitz, per i loro studi sui recettori accoppiati a proteine G.
Kobilka ha ripercorso insieme a noi le varie tappe che lo hanno portato, insieme al suo gruppo di ricerca, a determinare per la prima volta con risoluzione atomica la struttura e il meccanismo molecolare di questi recettori, fondamentali per trasformare gli stimoli esterni di ormoni, neurotrasmettitori e altri messaggeri chimici in una risposta biologica.
È doveroso menzionare anche l’evento speciale “L’evoluzionista riluttante” con ospite David Quammen, divulgatore scientifico, autore di “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” e “L’evoluzionista riluttante”, che ha dipinto un ritratto intenso e umano di Charles Darwin, tra genio e inquietudine, raccontando la nascita travagliata della teoria della selezione naturale, frutto di dubbi, esitazioni e intuizioni geniali.
Un incontro che ha messo in evidenza l’attualità del pensiero darwiniano e la sua capacità, ancora oggi, di farci riflettere su natura, uomo ed evoluzione.
Ciò che però ha lasciato in noi un impatto più profondo è stato il confronto umano.
Abbiamo avuto la possibilità di creare rete con studenti e studentesse provenienti da università di tutta Italia, condividendo momenti di formazione, confronto e leggerezza.
In un contesto informale ma ricco di stimoli, sono nati dialoghi preziosi che ci hanno permesso di allargare i nostri orizzonti accademici e personali.
Abbiamo avuto l’occasione di ascoltare dal vivo esperti, docenti, dottorandi e ricercatori che incarnano i modelli professionali a cui aspiriamo.
Le loro parole, ricche di passione e competenza ci hanno aperto una nuova prospettiva su ciò che potremmo diventare.
“Il Trieste Next mi ha mostrato quanto la scienza possa essere armonia: un incontro tra menti e discipline diverse che si arricchiscono reciprocamente. Ho seguito conferenze sulle neuroscienze, come il “Dialogo sulla conoscenza: Cervelli a confronto” con il Professor Vallortigara, e vissuto momenti di scambio e condivisione con studenti da tutta Italia, il che ha stimolato la mia ricerca di un approccio creativo sia nel percorso professionale che personale. Tra gli incontri più emozionanti ricordo David Quammen, autore di Spillover – che mostra come le azioni umane su ambiente e fauna possano avere conseguenze imprevedibili sulla salute collettiva – e la lectio magistralis di Brian Kobilka, premio Nobel per la Chimica, entrambi ospitati nel magnifico Teatro Verdi di Trieste, dove arte e scienza si sono fuse in un’unica splendida cornice” afferma Arianna Bandieramonte, studentessa di UniCT che ha preso parte al progetto Academy del festival.
Trieste Next ci ha mostrato come la ricerca possa essere luogo di dialogo, ispirazione e possibilità.
Un’esperienza che ha lasciato in noi il desiderio di continuare a porci domande, a costruire connessioni e a credere che la conoscenza possa davvero aiutarci a temere di meno.

Francesca Maria Piera Greco, Redazione SSC UniCT
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni" Eleanor Anna Roosevelt
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