Sabato 20 aprile 2024 | Ore 18:00
Villa San Saverio, Via Valdisavoia 9 (CT)
INTERVIENE
Alice Borgna – Università degli Studi del Piemonte Orientale – “Amedeo Avogadro”
Alice Borgna si è laureata a Torino sotto la guida di Giovanna Garbarino; successivamente ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’università del Piemonte Orientale. Ha studiato e lavorato presso università europee e statunitensi e dal 2019 è tra gli autori del Thesaurus Linguae Latinae. Oggi è professore associato di Lingua e Letteratura latina all’Università del Piemonte Orientale, dove co-dirige il progetto DigilibLT, la biblioteca digitale della latinità tardo antica (https://digiliblt.uniupo.it).
Si occupa prevalentemente di prosa storico-politica e scientifica, Digital Humanities e della democratizzazione degli studi classici. Dopo aver dedicato due monografie alle Historiae Philippicae Pompei Trogi di Giustino, sta lavorando alla prima traduzione italiana della Medicina Plinii e a una monografia sul carteggio tra Cicerone e i governatori delle province occidentali del biennio 44-43. Il suo ultimo libro (Laterza, Roma-Bari 2022), Tutte storie di maschi bianchi morti... ha portato in Italia tra il grande pubblico il tema del rapporto tra antichistica e Cancel Culture.
ABSTRACT
Perché Cicerone non ci piace? Per qual motivo lo associamo immediatamente all’idea di noia, verbosità e vanteria? La colpa è tutta sua e del suo periodare complesso in cui invano da generazioni gli studenti si affaticano alla ricerca di un punto fermo, oppure nella storia c’è stato qualcuno che – da dietro le quinte – ha tramato affinché i posteri avessero di Marco Tullio Cicerone un’idea negativa? A partire dagli epistolari di Cicerone affronteremo un percorso che dall’antichità porterà a Petrarca …e forse fino al gruppo Facebook ”Apostrofare Catilina in Senato facendogli sapere che…”, alla ricerca del colpevole di questa cattiva fama, un’indagine che mostrerà come anche a proposito dell’antichità sia necessaria una costante opera di “debunking” delle fake news.