Lunedì 29 aprile 2024 | Ore 19:00
Villa San Saverio, Via Valdisavoia 9 (CT)
PERFORMANCE A CURA DI
GIOACCHINO PALUMBO – Regista, autore e docente teatrale, cineasta.
Laureato al D.A.M.S. dell’Università di Bologna. Partecipa dal 1975 al 1980 a diversi progetti parateatrali di Jerzy Grotowski.
Ha scritto e diretto il film “Come se nulla fosse accaduto” (lungometraggio, 2016), attualmente distribuito on line da Prime Video. Ha scritto e/o diretto una cinquantina di spettacoli teatrali, privilegiando i classici greci e il teatro del Novecento, presentati in rassegne nazionali e internazionali, Teatri stabili, Istituti di cultura, Università. Ha curato regie televisive per la RAI-radiotelevisione italiana, cortometraggi, filmati prodotti da Università, ecc. Ha fondato a Firenze il Gruppo Elema (produzioni video e teatrali).
Dirige il Centro teatrale Molo 2 di Catania, dove conduce dal 1981 corsi annuali di recitazione, tecniche drammatiche, espressione corporea.
E’ docente di Storia dello Spettacolo e di Regia alla Accademia di Belle Arti di Catania.
Ha curato regie per il Teatro Stabile di Catania, dove è docente di recitazione e coordinatore didattico della Scuola d’ arte drammatica.
Conduce dal 1981, in tutta Italia e in Europa (Spagna, Germania, Svizzera, Russia), seguendo un proprio metodo che privilegia l’integrazione psicofisica, laboratori di recitazione e di pratiche di consapevolezza psicocorporea (progetto Archedrama).
ABSTRACT
Il Laboratorio teatrale di quest’anno, proposto agli allievi e alle allieve della Scuola Superiore della Università di Catania, è stato basato sul testo Antigone di Sofocle, un classico universale, sempre attuale per i nodi drammatici trattati. E, come tutti i veri classici, con implicazioni che talvolta trascendono lo stesso quadro iniziale di riferimenti e di allegorie dell’autore.
L’ampio interesse e la “fortuna” filosofica, esistenziale e teatrale dell’eroina sofoclea risale già ad Aristotele, a meno di un secolo dalla creazione dell’opera, e passa, sia pur dopo un lungo periodo di oblio, per le interpretazioni, le riletture e le traduzioni di Hegel, Hoelderlin, Heidegger, Brecht, Reinhardt, Anouilh.
A partire da alcune scene chiave e da alcuni stasimi del testo è stata realizzata un’analisi esperienziale, svolta attraverso le azioni e le drammatizzazioni, in un effettivo processo di cultura attiva.
Nel corso del progetto si è deciso di concludere il laboratorio con un evento finale, una testimonianza del percorso, uno studio drammatico- performance aperto agli spettatori, in particolare agli studenti della stessa Scuola Superiore dell’Università di Catania.
Il progetto include inoltre la realizzazione di una video che documenta il processo di creazione e di formazione e lo studio drammatico finale. Il video è curato da Giuseppe Spina e Giulia Mazzone.
La performance “Studio drammatico su Antigone” si compone di cinque azioni sceniche.
1) Movimenti
Una improvvisazione strutturata di movimenti, che fa da prologo alla performance e testimonia alcune parti del percorso creativo.
2) Antigone e Ismene
Un’azione scenica tratta dal prologo dell’ opera, il dialogo, di alta temperatura emotiva, tra Antigone, decisa a seppellire il fratello, e la sorella Ismene.
3) Secondo stasimo
Uno dei cori più significativi dell’opera, recitato in parte anche in greco antico.
4) Lo scontro tra Antigone e Creonte
La scena chiave dell’opera, lo scontro tra Antigone, sorpresa a seppellire il fratello Polinice, e Creonte, che ha emanato l’editto che ne vieta la sepoltura.
5) Partiture di azioni
Gli attori eseguono una partitura gestuale e vocale, componendo le azioni chiave dei due protagonisti, Antigone e Creonte.