The Making of a Scientist - An Unlikely Journey
Mercoledì 4 maggio 2016, ore 18:30
Scuola Superiore di Catania
Aula Magna, Villa San Saverio
Relatore: Mario R. Capecchi
Premio Nobel per la Medicina nel 2007
Saluti:
Giacomo Pignataro
Rettore
Università di Catania
Salvatore Sortino
Coordinatore della Classe delle Scienze Sperimentali
Scuola Superiore di Catania
Introduce e modera:
Filippo Drago
Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche
SPEAKER'S BIO: La vita di Mario Capecchi ricorda quella di un film dai mille colpi di scena che si conclude con un lieto fine. Nato a Verona nel 1937, rimase presto senza il padre, chiamato a combattere in Libia durante il colonialismo fascista. Sua madre, americana, fu arrestata e deportata a Dachau per le sue attività contro il regime nazista tedesco e Mario Capecchi, a soli cinque anni, fu affidato a una famiglia di contadini del Sudtirolo. La permanenza non durò molto perché la famiglia non aveva più soldi per mantenerlo e solo un anno più tardi il piccolo Mario si ritrovò per strada. Capecchi ancora oggi ricorda bene alcuni momenti del suo vagabondaggio, tra bande di “bambini di strada” e orfanotrofi.
L’anno seguente, nel 1946, insieme alla madre sbarcò in America, accolti in una comunità di quaccheri. L’arrivo nel “Nuovo Mondo” determinò una svolta importante: era l’inizio della sua vita da americano, lontano dagli orrori della guerra, della malnutrizione e della solitudine.
Mario iniziò per la prima volta a studiare, cominciò l’Università e dopo un primo breve periodo a Scienze Politiche si laureò in chimica e fisica, ma si appassionò alla biologia molecolare. Durante il dottorato in biofisica a Harvard (conseguita nel 1967) conobbe James Watson in persona, suo supervisore di tesi e premio Nobel per la scoperta del DNA. Una conoscenza importante per Capecchi, specialmente per quanto riguarda il modo di fare scienza e la crescita come scienziato.
Lo stesso Watson lo ricorda come uno studente capace e in grado di produrre molto più «di quanto non abbiano fatto la maggior parte degli scienziati nella propria vita».
Diventato professore associato nel 1971 alla Harvard School of Medicine, si spostò qualche anno più tardi all’Università dello Utah, dove lavora tuttora. Capecchi collabora dal 1988 anche con l’Howard Hughes Medical Institute ed è membro della National Academy of Science.
Mario Capecchi ha ricevuto numerosi riconoscimenti, anche nella sua terra natale, come il titolo di dottore honoris causa in biotecnologie mediche all’Università di Bologna nel maggio 2007.
Proprio qualche mese prima che gli venisse riconosciuto il Nobel per la medicina per la sua scoperta più importante, il “gene targeting“.
Per informazioni: Dott.ssa Maria Sanfilippo - E-mail: maria.sanfilippo@ssc.unict.it - Tel: 0952338526