Realismo, modernismo e postmodernismo in matematica e letteratura

Martedì 8 maggio 2018, ore 17:30
Aula Magna, Scuola Superiore di Catania
Villa San Saverio, Via Valdisavoia, 9 - Catania

Relatore: Prof Gian Italo Bischi
Università di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di Economia, Società, Politica

Saluti:
Francesco Priolo
Presidente della Scuola Superiore di Catania

Introduce e modera:
Salvatore Greco
Università degli Studi di Catania

 

 

ABSTRACT: Matematica e letteratura sono spesso considerate discipline separate, ed è opinione comune che questa separazione si sia accentuata nel corso del Novecento a causa della crescente specializzazione e dei linguaggi sempre più esclusivi. In questa conferenza si cercherà invece di dimostrare che negli ultimi 150 anni matematica e letteratura si siano molto avvicinate, fino a condividere gli stessi scopi e influenzandosi a vicenda anche quando si sono mosse lungo percorsi paralleli, mostrando crisi, tendenze e svolte molto simili. Utilizzando un termine matematico, si può affermare che è possibile stabilire un isomorfismo tra il percorso della matematica e quello della letteratura, cioè individuare delle corrispondenze fra risultati, teorie e metodi dell'una e dell'altra. Infatti da fine Ottocento e nel corso del Novecento matematica e letteratura hanno subito notevoli trasformazioni, persino rivoluzioni, che ne hanno radicalmente cambiato la visione e il presunto grado di certezza. Verranno usati quindi termini come classico, moderno e postmoderno, tipici della letteratura, anche alla descrizione dell’evoluzione della matematica, per caratterizzare, nell’ordine, una graduale perdita di certezze e un livello crescente di relativismo, e nel contempo una maggiore introspezione e autocritica che hanno portato a una maggiore consapevolezza dei propri obiettivi, metodi e potenzialità della matematica.

Come caso emblematico verrà considerato il romanzo poliziesco, o di indagine, dove il parallelismo fra il ragionamento ipotetico-deduttivo della matematica e i procedimenti con cui gli investigatori "dimostrano la verità" è evidenziato fin dall'origine di questo genere letterario. Gli investigatori classici si comportano come scienziati, cercano prove che assumono come ipotesi per dedurre enunciati di colpevolezza. Ma la cultura del Novecento mostra una fede sempre minore nel positivismo e determinismo della scienza e si orienta verso visioni caratterizzate da incertezza e relativismo. In particolare la matematica, che con le geometrie non euclidee introduce una distinzione fra assiomi e verità empirica, arriva persino a eliminare il legame fra vero e dimostrabile con i teoremi di incompletezza di Gödel. Inoltre la teoria del caos deterministico mette in crisi il determinismo mostrando come piccolissime incertezze nelle misurazioni (gli indizi nel caso poliziesco) possono comportare enormi differenze nelle previsioni future o nella ricostruzione delle vicende passate. I protagonisti della letteratura poliziesca continuano a comportarsi da scienziati, ma di una scienza profondamente cambiata, che rivisita criticamente le proprie radici, metodi e risultati. Quindi i romanzi noir non sono più caratterizzati da catene lineari di deduzioni ma intrecci di fili che portano a ricostruzioni dei fatti talvolta in dissonanza tra loro, fino a ad arrivare al “giallo metafisico” in cui il caso proposto non trova soluzione, o perché troppo complesso o perché ci sono più soluzioni diverse ma ugualmente possibili, o perché se ne dimostra una non vera, contravvenendo un principio di base sia della matematica che della letteratura poliziesca. Particolarmente significativo il filone che dall'analisi introspettiva e dal relativismo pirandelliano arriva alle idee di scrittori come Dürrenmatt, Gadda, Auster e soprattutto Sciascia.

 

SPEAKER'S BIO: Gian Italo Bischi, è professore ordinario di Matematica Generale e Metodi matematici per l’Economia presso l’Università di Urbino. Ha pubblicato articoli e libri sui modelli dinamici e loro applicazioni alla descrizione di sistemi complessi. Si occupa anche di divulgazione, in particolare sulle connessioni fra la Matematica e gli altri campi del sapere, nell’ambito delle attività del Centro Pristem di Milano.

Sul tema delle connessioni fra matematica e letteratura ha recentemente pubblicato i seguenti volumi:

  • Bischi G.I."Matematica e Letteratura. Dalla Divina Commedia al Noir", Collana Alice & Bob n.42, Egea, Milano, 2015.
  • Bischi G.I., Curcio L. "La matematica secondo Sinisgalli", Fondazione Leonardo Sinisgalli, Collana Quaderni, n.3, Montemurro (PZ), 2017
  • Bischi G.I., Darconza G. "Lo specchio, il labirinto e la farfalla. Il postmoderno in letteratura e matematica", Editrice Morcelliana, Brescia, 2018.

Per informazioni: ssc@unict.it