Quanta diseguaglianza economica tra individui è accettabile in una democrazia? L’approccio della giustizia proporzionale
Giovedì 21 maggio 2020, ore 19
Piattaforma Microsoft Teams: aula virtuale "Pillole di ricerca" - codice lwsguim
Classe delle Scienze Umanistiche e Sociali
Relatore: Prof. Luigi Caranti
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
ABSTRACT: Nella filosofia politica contemporanea anche le teorie più egualitarie (Rawls ad esempio) sembrano considerare accettabile il darsi di livelli illimitati di diseguaglianza economica tra i cittadini. Anche quando alcuni autori (ad esempio Thomas Scanlon) mostrano come un’eccessiva diseguaglianza renda i sistemi sociali profondamente ingiusti, raramente si ritiene possibile dire quanta diseguaglianza sia accettabile. La mia recente attività di ricerca si concentra sul tentativo di mostrare a) che la diseguaglianza economica in qualsiasi democrazia deve essere tenuta entro determinati limiti per evitare che vi sia dominio politico di alcuni cittadini su altri e b) che definire questi limiti – espressi come una proporzione non superabile tra la ricchezza media dell’1% più ricco della popolazione e quella del 20% più povero sia necessario e possibile.