Ventennale Scuola Superiore di Catania
Serata intensa e piena di emozioni per celebrare il traguardo dei primi vent’anni di attività della Scuola Superiore di Catania (SSC), fondata nel 1998 dall’allora rettore Enrico Rizzarelli.
Venerdì 6 luglio, Villa San Saverio ha accolto nella sua corte la governance dell’Ateneo e della Scuola Superiore di Catania, past presidenti e direttori della Scuola, le autorità territoriali, i docenti, i tutor, gli allievi e gli ex-allievi con le loro famiglie, il personale e tanti altri ospiti vicini alla Scuola intervenuti tutti per condividere insieme questa importante meta che rappresenta un momento di riflessione su ciò che è stato costruito, sui frutti già raccolti e sulle prospettive future del progetto “Scuola Superiore di Catania”.
Il presidente Francesco Priolo ha definito la serata come un momento nel quale «la comunità della SSC e di tutto l’Ateneo si raccoglie, dimostrando il proprio senso di appartenenza», affermando che «tutti, responsabili, docenti, tutor, allievi e personale, sono consapevoli e onorati di far parte di un progetto che sin dall’inizio fu ambizioso e che si proietta oggi verso nuove sfide non meno impegnative», aspirando a guadagnarsi anche quell’autonomia che ne attesterebbe appieno il ruolo nel contesto della rete di eccellenza nazionale e internazionale. Nella sua relazione, partendo dai dati sulle attività svolte, ha tracciato le linee guida del prossimo futuro: mantenere gli standard del rigore e del merito e attrarre giovani brillanti dal resto d’Italia, potenziando, altresì, il networking con le altre scuole superiori, le partnership e le collaborazioni con enti e imprese del territorio.
Il rettore Francesco Basile ha ringraziato tutti i precedenti presidenti della Scuola, riconoscendo loro di aver sempre «perseguito rigorosamente l’obiettivo della meritocrazia e della interdisciplinarietà, che sono alla base di questa struttura, e ciò è testimoniato dal fatto che gli allievi sono i migliori nelle rispettive discipline, e alla fine del corso di studi assumono posizioni lavorative o di ricerca in tutto il mondo».
«Questo anniversario – ha aggiunto il presidente della Regione Nello Musumeci – è la prova che questa terra non ha nulla da invidiare alle altre regioni, quando si realizzano iniziative coniugando passione e cuore. In Sicilia c’è bisogno di una classe dirigente, non solo politica, di livello, e la Scuola Superiore di Catania, dopo vent’anni di concrete testimonianze e un consuntivo soddisfacente, può dare una convinta risposta su questo fronte». «Ognuno di noi deve svolgere la propria parte per invertire la rotta della fuga dei cervelli» – gli ha fatto eco il sindaco Salvo Pogliese.
Gallerie fotografiche e interviste ad alcuni dei protagonisti di questi vent’anni sono state proiettate sui maxischermi, accompagnate dalle musiche dell’Italian Ensemble.
La serata è stata arricchita dall’orazione civile sul Diritto alla Cultura nella Costituzione italiana di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte di fama mondiale e già direttore della Scuola Normale di Pisa, che ha definito la nascita della giovane istituzione catanese come «un atto di resistenza, capace di muovere le norme e di progettare il futuro».
A conclusione della serata, sono state consegnate le pergamene dei Diplomi di Licenza agli allievi che hanno recentemente completato il loro percorso di studi alla Scuola Superiore di Catania.