Percorsi_SSC: intervista all'allieva Elena Migliore

Ritorna la rubrica dedicata agli Allievi e alle Allieve della Scuola Superiore di Catania. Oggi, nell'ambito dei nostri Percorsi SSC, raccontiamo il percorso fatto fino ad ora da Elena Migliore, Allieva della SSC, iscritta al II anno del corso di Laurea triennale in Beni culturali.

1. Cosa ti ha spinto a scegliere un percorso d’eccellenza come quello proposto dalla SSC?

Fin dagli ultimi anni del liceo, pensando al mio futuro da studentessa universitaria, desideravo poter vivere un’esperienza che mi permettesse di mettermi alla prova e di crescere da un punto di vista sia accademico sia personale. Informandomi sul percorso di eccellenza proposto dalla SSC, ho capito subito che la Scuola sarebbe stato un ambiente intellettualmente stimolante, che mi avrebbe permesso di vivere l’esperienza a lungo cercata.

2. In quale modo hai capito che la Storia dell'arte e tutte le sue affini discipline fossero materie di tuo interesse?

Premetto che, spinta dalla mia curiosità, non mi sono mai concentrata solamente su una sola materia o su un unico argomento: ho sempre sentito l’esigenza di esplorare altri campi anche a volte opposti tra loro. Andando avanti nello studio però, mi sono appassionata maggiormente all’arte e alle materie umanistiche.

Ciò che mi appassiona dell’arte in particolare non è solo il godimento estetico personale ma anche il senso di costante benessere e l’appagante sensazione di vedere la realtà da punti di vista diversi. Ciò che invece mi affascina della Storia dell’arte è il tentativo di restituire un contesto e, quindi, un’identità alle opere artistiche, che a volte vengono a mancare quando non si trovano più nel loro luogo di origine. In particolare, ciò che di altro mi piace scoprire attraverso lo studio delle opere d’arte è il modo in cui queste stesse fossero recepite all’epoca e, di conseguenza, provare a comprendere la mentalità del periodo storico in questione.  

Ritengo che la facoltà di Beni culturali sia stata la scelta giusta proprio per la varietà di materie che propone e per gli strumenti che fornisce per comprendere un periodo storico-artistico nel modo più completo possibile. 

3. Secondo te, seppure ancora al secondo anno, quali sono i vantaggi dello studiare in parallelo all'Università di Catania e alla Scuola  Superiore di Catania?

È un’ottima opportunità di crescita e di ampliamento dei propri orizzonti in quanto viene incoraggiato il confronto non solo con altre discipline (attraverso i corsi interdisciplinari) ma anche nel proprio ambito con i corsi specialisticiInoltre, si ha il vantaggio di studiare diverse lingue straniere e di poter fare interessanti esperienze di studio all’estero come - ad esempio - in Francia grazie alla convenzione con l’École normale supérieure di Parigi.

4. Quali sono le tre cose che più ti piacciono della SSC e della vita presso Villa San Saverio?

Menzionerei - come prima cosa - sicuramente le varie iniziative culturali promosse dalla Scuola Superiore e dagli Allievi, oltre all’approccio interdisciplinare che si evince non solo dalla tipologia dei corsi che viene offerta ma anche dalla compresenza di Allievi che provengono da studi diversi tra loro. 

Un’altra cosa che davvero apprezzo è la comunità in cui vivo e l’ambiente in cui ci si confronta continuamente e ci si supporta l’un l’altro soprattutto nei momenti di difficoltà. Ciò avviene non solo da un punto di vista accademico ma anche umanamente, mentre si cresce insieme. 

Il terzo aspetto che, infine, prediligo è l’avvio precoce alla ricerca, fondamentale a mio parere sia per chi desidera proseguire nel campo della ricerca sia per chiunque, come modalità di approccio alla vita, per sviluppare o mantenere l’abitudine di porsi costantemente domande su sé stessi e sul mondo. 

5. Per quali motivi ti sentiresti di consigliare la Scuola  Superiore di Catania ad una futura matricola?

La consiglierei perché la Scuola Superiore di Catania offre gli strumenti per mettersi alla prova e arricchirsi attraverso il continuo confronto con gli altri Allievi, possibile grazie alla residenzialità - un altro grande vantaggio, ad esempio - o grazie anche ai professori internazionali e non. 

Ritengo che, con il passare del tempo, la SSC non si riduca solamente ad un luogo di alta formazione, ma che piuttosto diventi una seconda casa a partire dalla quale instaurare forti legami con le altre persone che la vivono. 

Ultimo motivo, ma non per questo meno importante, è il conseguimento (a termine del proprio percorso presso la SSC) del titolo di Licenza di diploma triennale o magistrale, il quale si può ottenere più o meno in parallelo con la laurea universitaria.