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Un ingegnere meccanico che sviluppa soluzioni innovative per le auto elettriche, un giovanissimo notaio, un senior lecturer in un’università inglese, un latinista – ricercatore, un giovane matematico appena diplomato e già assunto in azienda innovativa, uno dei pochi avvocati in Sicilia specializzati in tutela della proprietà intellettuale. Alessandro, Samuele, Claudio, Orazio, Giuseppe, Gabriella sono i sei ex allievi scelti per raccontare realtà e potenzialità della Scuola Superiore di Catania, un’istituzione che fin dalla sua nascita, avvenuta oltre vent’anni fa su modello della Normale di Pisa, si è posta come un vero riferimento al centro del Mediterraneo. La SSC è un vero e proprio ascensore sociale e offre ai suoi iscritti l’opportunità d’integrare i corsi dell’Università di Catania con una formazione interdisciplinare a trecentosessanta gradi, un grande network internazionale, un tutoraggio volto a incoraggiare la voglia di specializzarsi secondo le proprie passioni.
«La mia scelta? Matematica, seguire le passioni.»
GIUSEPPE, matematico
Grazie alla SSC ha avuto modo di esplorare le sue passioni: «Già al mio secondo anno ho preso parte a un lavoro di ricerca in bio-informatica, poi, con la tesi triennale, mi sono confrontato con la bio-matematica. In seguito mi sono appassionato al machine-learning e ho completato i miei studi alla SISSA (Scuola Superiore di Studi Avanzati) di Trieste». È stato appena assunto in una azienda innovativa che utilizza l’intelligenza artificiale in applicazioni per smartphone.
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«Ho imparato a cogliere opportunità inesplorate.»
GABRIELLA, avvocato esperto in diritto industriale
Laureata in Giurisprudenza, grazie ai corsi della Scuola Superiore di Catania è venuta a conoscenza delle opportunità lavorative nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale. «Il mio tutor mi ha consentito di approfondire questo affascinante ambito e oggi sono tra i pochi esperti siciliani in questo settore».
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«Io ci ho creduto, grazie a un ambiente stimolante.»
SAMUELE, notaio
Vanta a curriculum, oltre alla laurea in Giurisprudenza, un dottorato di ricerca all’Università di Catania. «Ho vinto il concorso notarile nel 2016 e sono convinto che la mia esperienza alla SSC abbia giocato un ruolo fondamentale in questo risultato, mi ha abituato a essere paziente e determinato. Il confronto con i colleghi mi ha spinto a non fermarmi mai».
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«Essere ricercatore con una laurea in lettere classiche? Fatto.»
ORAZIO, latinista
Docente all’Università di Catania, ha fatto della ricerca il suo orizzonte primario. Dopo la laurea ha conseguito un dottorato a Parma e ha frequentato la “Scuola Vaticana di paleografia diplomatica e archivistica”. Attualmente sta ultimando una nuova edizione integrale delle opere di Quinto Orazio Flacco e ha avviato un progetto che coinvolge Università di Catania, Biblioteca Apostolica Vaticana e Università di Heidelberg. «L’idea è quella di organizzare un team di valenti studiosi, tra i quali anche degli allievi della SSC, che possano lavorare sull’individuazione di nuovi testi latini nascosti in manoscritti tutt’ora inesplorati presenti nelle biblioteche delle tre città».
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«L’eccellenza che ho trovato qui mi ha formato per il mondo.»
CLAUDIO, Senior lecturer a Middlesbrough
Senior lecturer (equivalente di professore associato in Italia) presso la Tesside University, nel nord dell’Inghilterra, si occupa di modelli computazionali che, applicati a cellule umane o animali, hanno importanti risvolti nell’ambito bio-medico. Originario di Molfetta, ha scelto la Scuola Superiore di Catania, per avere una finestra mondo. «Ricordo ancora la sorpresa dei miei genitori quando dissi loro che, al contrario dei miei compagni, sarei andato più a Sud per trovare l’eccellenza. A Catania ho conosciuto il docente che sarebbe diventato il mio supervisor durante il dottorato che avrei poi fatto a Cambridge».
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Ho realizzato il mio sogno: innovare per rispettare l’ambiente.
ALESSANDRO, ingegnere meccanico
Lavora oggi presso un team di ricerca e sviluppo di ST Microelectronics a Catania, dove si occupa della progettazione di dispositivi basati su carburo di silicio, utilizzati principalmente per migliorare l’efficienza e il rendimento delle auto elettriche. «Quando mi iscrissi all’Università non sapevo ancora verso quale settore mi sarei orientato, ma avevo già chiara l’idea di voler mettere la mia voglia di fare al servizio della società».