Un viaggio nelle macchine molecolari: dagli inizi al Premio Nobel

6aprile2017

Giovedì 6 aprile 2017, ore 21
Scuola Superiore di Catania
Aula Magna, Villa San Saverio

Relatore:
Alberto Credi
Center for Light Activated Nanostructures
Università di Bologna and Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna

Saluti:
Francesco Priolo
Presidente Scuola Superiore di Catania

Introduce e modera:
Salvatore Sortino
Coordinatore Classe delle Scienze Sperimentali

ABSTRACT: Pensate se potessimo costruire macchine talmente piccole da poter manipolare singole molecole di proteina o di DNA in un essere vivente. Uno scenario di questo tipo fu descritto nel film Viaggio allucinante (1966), in cui un sottomarino e il suo equipaggio sono miniaturizzati ed iniettati in un paziente allo scopo di rimuovere un microscopico coagulo di sangue nel cervello. Solo pochi anni prima, nel 1959, il celebre fisico e premio Nobel Richard Feynman aveva accennato per la prima volta alla possibilità di costruire macchine all’ultimo livello della miniaturizzazione: quello delle molecole. Le molecole sono gli oggetti materiali più piccoli dotati di una forma specifica. La loro dimensione è dell’ordine di un nanometro – un miliardesimo di metro. Per capirci, un capello ha mediamente un diametro di centomila nanometri. A questo punto ci potremmo chiedere: è davvero possibile costruire macchine meccaniche di dimensioni molecolari? E perché dovremmo farlo? Le risposte si trovano nel mondo naturale: molte funzioni importanti per la vita vengono svolte da nanomacchine fatte da biomolecole. La costruzione di macchine e motori molecolari artificiali costituisce una delle sfide più stimolanti della scienza e un importante obiettivo della nanotecnologia, come dimostrato dalla recente attribuzione del Premio Nobel per la Chimica 2016. Anche se l’utilizzo pratico di questi sistemi appare ancora lontano, il loro sviluppo apre nuove prospettive per applicazioni che vanno dalla diagnostica e terapia medica ai materiali intelligenti, e promette di rivoluzionare settori come la medicina e le tecnologie informatiche.

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SPEAKER'S BIO: Alberto Credi è professore di Chimica all’Università di Bologna e direttore del Center for Light Activated Nanostructures (CLAN), un laboratorio congiunto Università-CNR per lo studio di sistemi molecolari fotoattivi avanzati. Il principale obiettivo della sua ricerca, per la quale ha ricevuto numerosi premi in Italia e all’estero, è lo sviluppo di dispositivi, macchine e materiali molecolari in grado di svolgere funzioni in risposta a stimoli luminosi. Ha contribuito alla scrittura di tre libri e di oltre duecentosessanta articoli su riviste scientifiche che hanno totalizzato più di diciannovemila citazioni (h = 62). E’ coordinatore di un progetto ERC Advanced Grant per lo sviluppo di pompe molecolari azionate dalla luce ed è da sempre impegnato nella divulgazione delle scienze chimiche.


Per informazioni: Dott.ssa Maria Sanfilippo - E-mail: maria.sanfilippo@ssc.unict.it – Tel: 0952338526