La tragedia di Macbeth

Estate a Scuola - Teatro

fratelli_Napoli

Martedì 12 luglio 2016 – ore 20.30
Scuola Superiore di Catania
Villa San Saverio

La Marionettistica dei fratelli Napoli di Catania
Presenta

William Shakespeare
La tragedia di Macbeth

Riduzione e adattamento per pupi e pupari catanesi,
per voci recitanti e improvvise apparizioni
di
Alessandro e Fiorenzo Napoli


Rappresentare Macbeth coi pupi catanesi

Nel quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare La Marionettistica dei fratelli Napoli si cimenta ancora una volta con il grande teatro inglese. Dopo il successo del Riccardo III allestito presso il Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini il 30 maggio scorso, in occasione del congresso internazionale IASEMS, andremo in scena il 12 luglio presso l’Auditorium della Scuola Superiore di Catania con La tragedia di Macbeth che, composta dal Bardo di Stratford – upon - Avon intorno al 1606, rappresenta uno dei vertici più alti della creazione shakespeariana, sia per qualità poetica che per intensità drammatica.

Irretito da fatali profezie che gli rivelano la propria segreta ambizione, Macbeth, fedele guerriero del buon re Duncan, accelera il compimento della sua sorte, istigato dal luciferino coraggio della sposa.

Tragedia del male e dell’ambizione, della paura e del rimorso, nella sua sinistra grandiosità, Macbeth è uno dei massimi capolavori universali incentrati sul tema della colpa e del rapporto dell’uomo con le potenze infernali.

Rappresentare il testo shakespeariano secondo i codici teatrali dell’Opira catanese ci è sembrato possibile non solo perché crediamo nelle grandi potenzialità dei nostri attori di legno, ma anche perché Macbeth, col finale trionfo del diritto sul tradimento, sulla frode e sull’assassinio, ripropone quell’aspirazione a un ordine del mondo più giusto che è la cifra essenziale dell’Opera dei Pupi. Inoltre, molti caratteri dei personaggi shakespeariani si ritrovano nel gusto teatrale dell’Opira di tradizione: solo per fare un esempio, Macduff, l’uccisore del tiranno, ci appare come un nobile paladino della giustizia che fa trionfare il bene sul male. Ancora, molte scene della tragedia rispondono a quel gusto per elaborate costruzioni scenotecniche che ha sempre caratterizzato l’Opira catanese, e soprattutto l’attività della nostra Marionettistica: pensiamo alle scene delle streghe, al banchetto e alle apparizioni soprannaturali.

Fin qui le “seduzioni”. Vediamo le difficoltà. La riduzione e l’adattamento che ho fatto con Fiorenzo Napoli hanno dovuto costantemente tener conto della necessità di sposare l’intensità poetica della parola shakespeariana coi codici vocali e gestuali dei pupi catanesi. La rispettosissima riduzione del testo originale ha perciò dovuto in alcuni casi adattarsi a precauzioni e modifiche imposte da una tradizione che ha il suo complesso di regole rigorose, articolate e precise.

Della bontà e dell’esecuzione del lavoro svolto, giudichino i nostri spettatori.

Alessandro Napoli


Per informazioni: Dott.ssa Maria Sanfilippo – E-mail: maria.sanfilippo@ssc.unict.it – Tel: 0952338526


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