Quanti Majorana
Venerdì 27 settembre 2013, in occasione della “Notte dei ricercatori 2013” promossa dalla Commissione Europea, il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania - insieme agli enti di ricerca in convenzione - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Sezione di Catania) e Laboratori nazionali del Sud, Istituto Nazionale di Astrofisica (Osservatorio Astrofisico di Catania), CNR-Matis-IMM, Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia - propone Quanti Majorana, evento aperto a tutti gli interessati.
Alle 20:30, nell'aula magna del Dipartimento (via Santa Sofia 64), sarà rappresentata questa narrazione teatrale ispirata alla figura di Ettore Majorana, scritta e diretta da Roberta Raciti e interpretata da Bruno Torrisi con elaborazioni video di Mario Cosentino.
Il lavoro ha avuto un battesimo di eccezione con un'entusiastica accoglienza nell’ambito del convegno nazionale degli Storici della fisica e dell’astronomia (Sisfa 2013) che ne hanno apprezzato il modo originale e accattivante in cui affiorano i grandi temi della rivoluzione scientifica del secolo scorso.
Viene esplorato non tanto il mistero della scomparsa, quanto piuttosto la parabola della vita di Ettore Majorana, che si inscrive in quella della storia e della rivoluzione scientifica del primo Novecento e la straordinaria coincidenza della sua vicenda biografica con i suoi studi, fino a farsene metafora.
Che sia stato un genio maledetto o un abile calcolatore, lo scienziato buono o un astuto stratega, un introverso o un megalomane, su una cosa concordano tutti: Ettore era un tipo strano; strano come la fisica quantistica, strano come il neutrino, una misteriosa particella concepita in quegli stessi anni e da lui prefigurata come la particella più autodistruttiva del cosmo, quando ancora non si aveva neanche la conferma sperimentale della sua esistenza. Il neutrino di Majorana dice molto di Ettore Majorana, più di qualsiasi biografia. Ma anche questo è un mistero: un mistero che però la scienza può svelare.