Luce e Arte - un legame indissolubile
Giovedì 26 novembre 2015, ore 21.00
Scuola Superiore di Catania
Aula Magna, Villa San Saverio
Relatore: Alessandro Farini
Responsabile del laboratorio di Psicofisica ed Ergonomia della Visione presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR (INO-CNR)
Saluti:
Francesco Priolo
Presidente della Scuola Superiore di Catania
ABSTRACT: È impossibile separare la nostra visione dalla luce, ciononostante il rapporto tra luce, visione e percezione non è ancora oggi completamente chiarito. Possiamo vedere un oggetto perché la luce colpisce l'oggetto, l'oggetto riflette alcune lunghezze d'onda e parte della radiazione elettromagnetica può raggiungere la nostra retina, ma gran parte del processo di visione avviene nel nostro cervello. La nostra retina è qualcosa di completamente diverso dal CCD di una macchina fotografica, perché la retina è una parte di un cervello che può già analizzare il segnale luminoso: la luce misurata da uno strumento e luce percepita dal cervello sono due cose diverse. Ciò è rilevante per molti settori applicativi: lighting design, resa cromatica del monitor, smartphone, riproduzione del colore e così via. Modificare la luce che illumina un oggetto vuol dire cambiarne il colore, spesso in maniera assai rilevante. Fortunatamente il nostro sistema visivo è in grado di riadattare la nostra visione con diverse illuminazioni; questa capacità è stata recentemente sotto i riflettori a causa del famoso dibattito su #thedress nei social network.
Questo è particolarmente evidente quando ci si occupa di beni culturali. Le nuove sorgenti LED consentono oggigiorno di illuminare i dipinti utilizzando soluzioni molto diverse. Presso il laboratorio dell’Istituto Nazionale di Ottica-CNR situato all’interno dell’Opificio delle Pietre Dure abbiamo caratterizzato gli spettri di emissione delle sorgenti (tra cui un Raffaello) ed abbiamo studiato la risposta delle persone a diversi tipi di illuminazione. I risultati mostrano come i LED si stiano affermando come lampade di buona resa del colore, anche se il sottogruppo formato da storici dell’arte e restauratori continua a preferire le tradizionali sorgenti alogene.
Nel corso del colloquio verrà mostrato qualche esempio del rapporto tra luce e visione, coinvolgendo il pubblico con alcuni esperimenti dal vivo, insieme con i risultati preliminari circa la percezione dei dipinti.
SPEAKER'S BIO: Alessandro Farini è un fisico laureato presso l’Università di Firenze dove ha conseguito anche la specializzazione in Ottica. È il responsabile del laboratorio di Psicofisica ed Ergonomia della Visione presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR (INO-CNR). Il laboratorio è dedicato alla psicofisica applicata, ed in particolare allo studio dell’illuminazione e dell’ottica oftalmica. È docente di Ottica Geometrica e Ottica Fisica presso il Corso di Laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Firenze. Dal 1995 è docente presso l’Istituto Ricerca e Studi in Ottica e Optometria di Vinci. Farini è anche appassionato di diffusione della cultura scientifica. Ulteriori informazioni sul sito Internet dell’INO, sul blog e sui social network Facebook e Twitter.
Per informazioni: Dott.ssa Maria Sanfilippo – E-mail: relazioniesterne2@ssc.unict.it – Tel: 0952338526