La democrazia al tempo di internet

Giovedì 23 novembre 2017, ore 17:30
Scuola Superiore di Catania
Aula Magna, Villa San Saverio

Relatore: Sabino Cassese
Giudice Emerito della Corte Costituzionale
Professore Emerito della Scuola Normale Superiore

 

Saluti:
Francesco Basile
Magnifico Rettore
Università degli studi di di Catania

Francesco Priolo
Presidente Scuola Superiore di Catania

Modera:
Vincenzo di Cataldo
Università degli Studi di Catania

ABSTRACT:  «Incompiuta, fragile, vulnerabile: eppure la democrazia è il solo modo di continuare a guardare con fiducia al futuro.»

 La democrazia appare fragile e vulnerabile. Dopo aver sanato le ferite delle guerre e dei totalitarismi del XX secolo, i suoi valori e suoi principi fondamentali sembrano perdere forza e significato: ne sono prova le difficoltà crescenti dell’integrazione europea, il dilagare dei populismi, la contestazione delle élite, la Brexit, la sorprendente elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Ma come funziona la democrazia? Come opera concretamente nella vita dello Stato, in relazione alle altre componenti dei poteri pubblici, in conflitto con la giustizia, l’autorità, l’efficienza, nella teoria e nella pratica del governo? Sono queste alcune delle domande a cui risponde Sabino Cassese, uno dei più noti giuristi italiani, in “La democrazia e i suoi limiti”, al centro del quale sta l’interazione tra l’elemento democratico dei sistemi politici contemporanei e gli altri elementi che compongono lo Stato, nonché tra la democrazia nazionale e gli ordini giuridici sovranazionali. L’accento è sui limiti perché, se la democrazia è un limite del potere, è a sua volta limitata, sia per la sua intrinseca natura, sia per l’azione di altre forze. Accanto al tema tradizionale della democrazia come limite del potere, tuttavia, vi sono altri temi emergenti, che rispondono a problemi contemporanei. In primo luogo quello della partecipazione attiva dei cittadini alla vita dello Stato e delle sue istituzioni. Se nei Paesi occidentali un quarto della popolazione si astiene dal voto, se sempre più spesso sono le minoranze a decidere i destini politici di una nazione, se milioni di persone assumono atteggiamenti di protesta, occorre verificare il funzionamento della democrazia, i compiti dei partiti, le vie per far sentire nello Stato la voce dei cittadini, e contemporaneamente le procedure di selezione delle classi dirigenti e i modi di operare degli apparati pubblici.

SPEAKER’S BIO: Giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, nonché professore di “Global governance” al “Master of Public Affairs” dell’”Institut d’Etudes Politiques” di Parigi. Laureato nel 1956, a Pisa, dove è stato allievo del Collegio Giuridico della Scuola Normale Superiore, è dottore “honoris causa” nelle Università di Aix-en-Provence, di Cordoba (Argentina), di Paris II, di Castilla-la-Mancha, di Atene, di Macerata e dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Ha insegnato nelle Università di Urbino, Napoli, Roma, New York, Parigi e Nantes. E’ stato Ministro per la Funzione Pubblica del 50° Governo della Repubblica italiana, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi.


Per informazioni: Dott.ssa Maria Sanfilippo – E-mail: maria.sanfilippo@ssc.unict.it – Tel: 0952338526