Percorsi_SSC: intervista all'ex allieva Silvia Majorana

Ritorna Percorsi SSC, la rubrica dedicata agli allievi e alle allieve della Scuola. Intervistiamo Silvia Majorana, Alumna della Scuola Superiore di Catania, oggi guida turistica iscritta nell’Elenco Regionale Guide Turistiche della Regione Sicilia e dottoranda in Scienze Per il Patrimonio e la Produzione Culturale presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania.

1. La storia dell’arte ha da sempre affascinato le tue ricerche accademiche e il tuo percorso di formazione. Quale urgenza hai sentito nell’approfondire questa disciplina?

Più che un’urgenza direi che è stata una scelta di continuità nonché di comfort. La storia dell’arte è stata una grande passione fin dalle scuole medie, dove un bravissimo professore - di cui, ancor oggi, ricordo con affetto molte spiegazioni - mi iniziò a questa disciplina e fu per merito suo se al liceo scelsi di iscrivermi nella sezione storico-artistica. 

Per il mio percorso universitario, invece, sapevo che avrei dovuto scegliere qualcosa che mi facesse sentire il più tranquilla possibile, qualcosa in cui fossi portata e che avrei studiato con piacere: la storia dell’arte era sempre stata una costante fino ad allora nella mia carriera scolastica, non ebbi dubbi che fosse la strada giusta da proseguire. Sono passati dieci anni dalla mia immatricolazione e, nonostante in tanti fossero  titubanti della scelta compiuta e molti sono stati gli inevitabili momenti di  scoramento, se potessi tornare indietro, la riconfermerei con sicurezza.

2. Negli anni hai saputo mantenere - in diversi modi - un occhio di riguardo per i beni presenti in Sicilia. In che modo le esperienze non curriculari ti hanno spronato ad investire il tuo tempo e la tua energia in una città come Catania? In cosa ti sei impegnata?

Accanto ad alcune esperienze pratiche svolte con l’Università - quali il laboratorio di curatela artistica, nel quale abbiamo allestito una mostra d’arte contemporanea in città, e il laboratorio di storytelling, con il quale ho realizzato delle audio guide su alcuni monumenti di Catania, tutt’oggi disponibili e scaricabili online - sicuramente il volontariato svolto all’interno del gruppo Giovani del FAI - Fondo Ambiente Italiano ha segnato un momento di grande rilievo nel mio percorso di crescita

Per cinque anni mi sono impegnata attivamente per raccontare e far scoprire Catania e il suo hinterland, apprendendo io in primis tantissime cose sulla mia città e imparando a guardarla da varie prospettive. Cinque anni molto formativi di cui farò tesoro per le mie future esperienze lavorative.

3. In che mondo pensi che la Scuola Superiore di Catania abbia arricchito il tuo percorso universitario? A distanza di qualche anno cosa pensi ti sia rimasto di quegli anni?

Credo che la Scuola non sia soltanto un centro di alta formazione che ci arricchisce da un punto di vista culturale e accademico, ma diventi a tutti gli effetti una seconda casa. Quando vivi dentro Villa San Saverio per 5 anni, per quasi tutta la settimana (ma a volte si rimaneva lì pure nel week-end) è inevitabile che proprio quella vita del college sia la cifra che differenzia questo percorso da tutti gli altri